Titolo: La ragazza con le trecce
Autore: Wilma Geldof
Editore: Nord
Pagine: 372
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 18,00 €
Wilma Geldof è nata nel 1962 ad Alphen aan den Rijn, nell’Olanda meridionale. Ha lavorato per anni come infermiera psichiatrica e nel Consiglio per la salute mentale e la protezione dei bambini finché, nel 2011, non ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa. È autrice di numerosi romanzi acclamati sia dal pubblico sia dalla critica, che le sono valsi diversi premi letterari. Nel 2016, ha avuto l'occasione d’incontrare Freddie Oversteegen, che dopo settant'anni di silenzio ha deciso di raccontarle la sua esperienza come membro della Resistenza. La ragazza con le trecce nasce dopo due anni di colloqui con l'intento di dare vita a un romanzo che rendesse finalmente a Freddie Oversteegen il riconoscimento che merita.
Autore: Wilma Geldof
Editore: Nord
Pagine: 372
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 18,00 €
Recensione a cura di Daniela
Nel 1941, durante la seconda guerra mondiale, l'Olanda è soggetta all'occupazione da parte delle truppe naziste. La famiglia Oversteegen conduce una vita normale, per quanto le restrizioni, il coprifuoco e le scarse scorte di cibo possano definirsi tali. Freddie e Truus, sono poco più che bambine ma nel loro piccolo contribuiscono allo svolgimento di innocue mansioni con lo scopo di tenere vivo lo spirito della Resistenza olandese. Un giorno però ricevono una proposta che cambierà per sempre la loro vita. La voglia di libertà e giustizia, diventano un richiamo irrinunciabile e le fattezze fisiche delle due sorelle, sono per la Resistenza di fondamentale importanza per la riuscita delle missioni di sabotaggio in cui è impegnata. Coraggiosa e determinata, Freddie conduce due vite parallele, finché il pericolo di essere arrestata la conduce ad una vita in clandestinità, sacrificando tutto, dagli affetti più cari all'amore in procinto di sbocciare che, suo malgrado, subirà una profonda frattura. Costretta a vivere lontana dalla madre e da Truus, Freddie deve spostarsi continuamente, ma in qualche modo riesce a stringere legami indissolubili con le persone che incontra, soprattutto con nonna Bracha, un ex professoressa ebrea costretta a nascondersi per non essere deportata. Proprio il tempo passato con lei diventa una sorta di valvola di sfogo per sopperire alla durezza delle sue innumerevoli missioni ed un modo per mantenere in vita lo spirito di sopravvivenza che ha caratterizzato tutta la sua vita.
La lettura risulta molto scorrevole e la genuinità della protagonista rende la storia estremamente realistica. La continua sensazione di apprensione vissuta dai protagonisti, crea un sorta di legame emotivo, in cui il lettore spera di trovare una via di fuga da un finale magari già ipotizzato, ma apparentemente troppo sfuggente. La contrapposizione dei sentimenti vissuti dalla protagonista, spaziano tra la dolcezza di un sentimento d'amore in procinto di sbocciare e la fermezza con la quale si presta a compiere atti di efferata brutalità, fino a scindere l'animo umano, così da creare una doppia personalità dove non c'è spazio per gli errori e scegliere di chi fidarsi diventa difficile e terribilmente rischioso.
Nel 1941, durante la seconda guerra mondiale, l'Olanda è soggetta all'occupazione da parte delle truppe naziste. La famiglia Oversteegen conduce una vita normale, per quanto le restrizioni, il coprifuoco e le scarse scorte di cibo possano definirsi tali. Freddie e Truus, sono poco più che bambine ma nel loro piccolo contribuiscono allo svolgimento di innocue mansioni con lo scopo di tenere vivo lo spirito della Resistenza olandese. Un giorno però ricevono una proposta che cambierà per sempre la loro vita. La voglia di libertà e giustizia, diventano un richiamo irrinunciabile e le fattezze fisiche delle due sorelle, sono per la Resistenza di fondamentale importanza per la riuscita delle missioni di sabotaggio in cui è impegnata. Coraggiosa e determinata, Freddie conduce due vite parallele, finché il pericolo di essere arrestata la conduce ad una vita in clandestinità, sacrificando tutto, dagli affetti più cari all'amore in procinto di sbocciare che, suo malgrado, subirà una profonda frattura. Costretta a vivere lontana dalla madre e da Truus, Freddie deve spostarsi continuamente, ma in qualche modo riesce a stringere legami indissolubili con le persone che incontra, soprattutto con nonna Bracha, un ex professoressa ebrea costretta a nascondersi per non essere deportata. Proprio il tempo passato con lei diventa una sorta di valvola di sfogo per sopperire alla durezza delle sue innumerevoli missioni ed un modo per mantenere in vita lo spirito di sopravvivenza che ha caratterizzato tutta la sua vita.
L'autrice con il suo romanzo ha voluto omaggiare Freddie Oversteegen, riportando alla luce i ricordi ormai sepolti nella memoria di un'eroina che racconta delle avversità vissute durante gli anni dell'occupazione nazista e del coraggio dimostrato, grazie al quale divenne, insieme a Truus ed Hannie Schaft, un simbolo della Resistenza olandese.