Recensione: La bestia dentro, di Kevin Brooks

Titolo:
La bestia dentro
Autore: Kevin Brooks
Editore: EDT-Giralangolo
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 14,00 €

Recensione a cura di Daniela

Elliot è un ragazzino problematico, fin da piccolo soffre di una patologia sconosciuta che lo porta ad aver paura di qualsiasi cosa, comprese le persone; escludendo solo sua madre, la zia e il dottor Gibson, tutte le altre persone rappresentano per lui un pericolo, non a caso le definisce "cavernivori", ma ciò che lo terrorizza più di ogni altra cosa, è proprio la paura della paura stessa. L'unico posto al mondo in cui Elliot si sente al sicuro è la sua cameretta, perfettamente insonorizzata e corredata di tende oscuranti che coprono la visuale esterna. Il giorno della vigilia di natale, Elliot scopre che le sue preziose pillole gialle, un farmaco che riesce a tenere a bada la sua paura, sono terminate e la madre è costretta a lasciare il figlio da solo in casa per andare a recuperarle, ma le cattive intenzioni di due malviventi cambieranno inevitabilmente il corso delle cose, costringendo Elliot ad uscire di casa per cercare la madre, ritrovandosi ad affrontare tutte le sue paure in una manciata di ore. Tuttavia, durante il tortuoso percorso verso casa della zia Shirley, dove la madre si è diretta per recuperare le pillole, Elliot non è solo perché la gemella Ellamay, morta subito dopo il parto, è costantemente con lui e lo esorta ad affrontare ogni situazione con razionalità, senza lasciarsi travolgere dal panico causato dalle sue più profonde paure.


La storia è divisa in capitoli e segue una doppia narrazione: tutto ciò che riguarda Elliot e la sua costante lotta con la paura viene raccontato in prima persona dallo stesso protagonista, utilizzando uno stile semplice ma dal ritmo estremamente frenetico, tenendo il lettore con il fiato sospeso per tutta la durata della lettura. Un racconto decisamente spasmodico, se non fosse per l'alternarsi della narrazione con gli eventi che incideranno sul presente di Elliot, riportati esclusivamente in terza persona. L'ambientazione è molto suggestiva, ma decisamente estrema: paesaggi campestri dove la neve scende copiosa, accompagnata da venti fortissimi che soffiano sulle paure del protagonista, mitigate soltanto dalla voce di Ellamay, che non cessa di accompagnarlo permettendogli di attraversare gli ostacoli materiali, ma facendosi anche portavoce della sua consapevolezza, fino ad incanalare tutte le sue paure in un unica grande presa di coscienza. La lettura risulta molto scorrevole ed il finale è un piacevole evolversi delle situazioni che hanno portato il protagonista a reagire alla sua condizione, fino alle imprevedibili conseguenze che gli eventi hanno maturato, trasformando un percorso tortuoso in un inaspettato ed ambiguo viaggio interiore.


Kevin Brooks (1959) è nato e cresciuto a Exeter. Terminata la scuola si è trasferito a Londra per cercare di diventare una rock star. Dopo aver lavorato in uno zoo, un crematorio e un ufficio postale, ha cominciato a fare quello che gli riusciva meglio: scrivere libri per adolescenti. Ha vinto numerosi premi, tra cui la Carnegie Medal, il più prestigioso riconoscimento della letteratura inglese per ragazzi, per Bunker Diary, e il Premio Mare di Libri con L'estate del coniglio nero. Tra gli altri suoi romanzi, pubblicati da Piemme, ricordiamo iBoy (2017), da cui è stato tratto l'omonimo film originale Netflix, Naked (2016), Dogchild (2018) e Lucas. Una storia di amore e odio (2019).

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