Recensione: Pandora, di Susan Stokes-Chapman

Titolo:
Pandora
Autore: Susan Stokes-Chapman
Editore: Neri Pozza
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 19,00 €

Recensione a cura di Daniela

In quel di Londra, quello che era un incantevole negozio di antichità cade in rovina dopo la tragica morte dei suoi proprietari, i coniugi Blake, lasciando la piccola Pandora sola con lo zio Hezekiah, un uomo rude e non avvezzo alla gentilezza, né tanto meno in grado di apprezzare e valutare i reperti storici collezionati da Helen e Elijah Blake durante le loro esplorazioni. La piccola Pandora cresce nel suo emporio vedendolo sfiorire giorno dopo giorno, imbrattato da cianfrusaglie e monili di dubbio gusto, ma soprattutto falsi senza alcun valore venduti al prezzo più alto possibile da uno zio senza scrupoli che preferisce vivere nell'illegalità piuttosto che delle meravigliose testimonianze dell'arte antica.

Dora sogna di diventare una famosa disegnatrice di gioielli e coltiva la sua passione con la complicità di Hermes, la sua gazza fedele, la quale non perde occasione per portare alla sua prediletta oggetti luccicanti rubati per la città. Il giorno in cui una grossa cassa viene consegnata presso l'emporio Blake per poi essere rinchiusa nella cantina proibita, il precario equilibrio su cui si regge il rapporto tra Dora e lo zio Hezekiah viene completamente stravolto e la curiosità di Dora, che ormai non è più una bambina, si concentra sui misteriosi oggetti che lo zio sembra voler tenere celati a tutti costi da quando ha messo piede nell'emporio. Aiutata dal signor Lawrence, giovane decoratore di libri presso una legatoria, escogita un piano per entrare nello scantinato e fare una stima degli innumerevoli reperti trovati al suo interno, tra cui una giara dalle dimensioni considerevoli sulla quale è raffigurata la storia della nascita del mito di Pandora.

Il romanzo è ambientato nella Londra del 1799, la narrazione avviene in terza persona e lo stile usato è estremamente fluente, tanto che le parole scorrono sotto gli occhi del lettore in maniera fluida, evocando facilmente le immagini dell'ambientazione in esse contenute, donando così la sensazione di vivere la storia in prima persona, ragion per cui, resta difficile non lasciarsi coinvolgere dagli avvenimenti narrati. Ho trovato la lettura molto gradevole, un ottimo compromesso tra il mistero di un vaso apparentemente magico e la nascita di una storia d'amore con tutti gli antagonisti del caso e gli intoppi di rito, che rendono la trama più avvincente e, volendo, un tantino più interessante, se non altro per il contenuto introspettivo che meglio delinea le caratteristiche dei personaggi. Trovo che la Londra georgiana sia lo scenario perfetto per un romanzo avvincente, carico di mistero ed emozioni contrastanti, mescolando eventi e personaggi storici con la straordinaria fantasia dell'autrice.

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