Titolo: Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi
Autore: Alessandra Selmi
Editore: Nord
Pagine: 496
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 19,00 €
Recensione a cura di Daniela
La storia di una famiglia di imprenditori tessili italiani, inizia con Antonio Benigno Crespi, conosciuto come Toni Tengitt, ma la fama e la ricchezza di quest'ultimi nasce dal genio ed il coraggio del figlio Cristoforo Benigno Crespi. La sua abilità di imprenditore, raggiunge l'apice del successo quando fonda uno stabilimento con annesso il villaggio operaio, che prese il nome di Crespi d'Adda. Cristoforo tratta i suoi operai come membri della propria famiglia e per questo è rispettato e benvoluto da tutti. Nonostante Cristoforo sia un imprenditore di larghe vedute, la successione del figlio Silvio sarà una vera rivelazione; a lui infatti, si deve l'ampliamento del cotonificio e dello stesso villaggio operaio. Fin da bambino, il primogenito viene preparato ed istruito alla successione nella ditta di famiglia e questo gli costa la rinuncia della propria libertà. Nonostante l'iniziale riluttanza, Silvio sceglierà sempre di anteporre i propri doveri ai suoi sentimenti, anche a costo di reprimere l'amore per l'amica d'infanzia Emilia. Anch'essa, come tanti, vede nascere, mattone dopo mattone, il villaggio di Crespi d'Adda e la storia della sua famiglia sarà fortemente legata al territorio fondato dal padre di Silvio che, in qualche modo, non smetterà mai di occuparsi di lei e dei suoi bisogni, soprattutto nel momento in cui resterà orfana di entrambi i genitori.
Le pagine di questo romanzo storico trasudano ogni sorta di sentimento: rabbia, gelosia, invidia o amore, quello che esplode con una forza inaudita sono proprio le emozioni, autentiche e violente, spesso dettate dai bisogni più elementari dei personaggi che le animano. La molteplicità dei temi toccati, quali: la solitudine, l'omosessualità, l'emarginazione, lo sfruttamento lavorativo e il progresso tecnologico, rendono la lettura interessante e, soprattutto, mai scontata. La scelta del lessico è particolareggiata dall'utilizzo di dialoghi in dialetto, che conferiscono alla lettura più profondità, così da rendere la storia dei personaggi ancora più coinvolgente. Le vite dei residenti di Crespi d'Adda, si intrecciano in un vortice di vicissitudini, inimicizie e tragedie che, incuranti del ceto sociale a cui appartengono, colpiscono un po' tutte le famiglie, formando, talvolta, nuove coalizioni, spingendo la nascita di amori segreti ed alimentando il desiderio di vendette sempre taciute. Una storia che lascia sicuramente un segno, quella che vede la nascita di un impero tessile che raggiunce l'apice del successo, per poi sgretolarsi sotto gli occhi increduli dei protagonisti, a cui non resta che rassegnarsi e gioire dei propri successi personali, in quanto, il bene fatto a favore degli altri, ha un valore inestimabile e, soprattutto, non svaluta né può andare perduto.
Alessandra Selmi è titolare dell’agenzia letteraria Lorem Ipsum, dove si occupa di scouting e editing, e insegna Scrittura editoriale nell’ambito dei master dell’Università Cattolica di Milano.
Autore: Alessandra Selmi
Editore: Nord
Pagine: 496
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 19,00 €
Recensione a cura di Daniela
La storia di una famiglia di imprenditori tessili italiani, inizia con Antonio Benigno Crespi, conosciuto come Toni Tengitt, ma la fama e la ricchezza di quest'ultimi nasce dal genio ed il coraggio del figlio Cristoforo Benigno Crespi. La sua abilità di imprenditore, raggiunge l'apice del successo quando fonda uno stabilimento con annesso il villaggio operaio, che prese il nome di Crespi d'Adda. Cristoforo tratta i suoi operai come membri della propria famiglia e per questo è rispettato e benvoluto da tutti. Nonostante Cristoforo sia un imprenditore di larghe vedute, la successione del figlio Silvio sarà una vera rivelazione; a lui infatti, si deve l'ampliamento del cotonificio e dello stesso villaggio operaio. Fin da bambino, il primogenito viene preparato ed istruito alla successione nella ditta di famiglia e questo gli costa la rinuncia della propria libertà. Nonostante l'iniziale riluttanza, Silvio sceglierà sempre di anteporre i propri doveri ai suoi sentimenti, anche a costo di reprimere l'amore per l'amica d'infanzia Emilia. Anch'essa, come tanti, vede nascere, mattone dopo mattone, il villaggio di Crespi d'Adda e la storia della sua famiglia sarà fortemente legata al territorio fondato dal padre di Silvio che, in qualche modo, non smetterà mai di occuparsi di lei e dei suoi bisogni, soprattutto nel momento in cui resterà orfana di entrambi i genitori.