Recensione: La strada di Clara, di Diana Rosie

Titolo:
La strada di Clara
Autore: Diana Rosie
Editore: Nord
Pagine: 346
Anno di pubblicazione: 2023
Prezzo copertina: 19,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

1938. Dopo la morte del padre per mano di un fascista, Clara, dieci anni, e Pippo, sette anni, seguono la mamma in città per ricominciare una nuova vita. La sera stessa dell'arrivo però, la mamma esce per una commissione e non fa più ritorno. La mattina successiva, Clara esce per cercarla e va in una direzione, poco dopo anche Pippo esce e prende una direzione diversa. Mentre Clara si imbatte in una gentile signora dai modi eleganti, Pippo trova Dora e suo figlio Gino. Così, quella che poteva sembrare una separazione temporanea, si trasforma in un allontanamento definitivo. Mentre Clara viene accolta in una casa borghese dalla signora Carolina e dal marito, un funzionario pubblico devoto a Mussolini, Pippo viene accolto nell'umile casa di Dora e Mario, due comunisti che combattono segretamente il fascismo. Per questo, Clara si ritrova a dover frequentare una scuola fascista, dove viene bullizzata dalle compagne, mentre Pippo cresce per strada e tra gli amici comunisti di Mario. Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1940, Mario è costretto a nascondersi, dopo che altri suoi amici sono morti o partiti, e per Dora, Gino, Violetta e Pippo la vita diventa sempre più dura tra l'esigenza di andare avanti e il desiderio di aiutare gli Alleati a vincere la guerra. Al contrario, il signor Salvadori è al settimo cielo perché convinto dell'imminente vittoria dell'Italia, mentre la moglie non sembra condividere il suo entusiasmo e Clara, sempre vittima delle sue compagne, trova conforto nell'amicizia segreta con un bibliotecario ebreo, che tramite i libri le fa aprire gli occhi sul mondo. Divisi da due realtà apparentemente opposte, Pippo e Clara cercheranno di sopravvivere alla guerra, senza mai perdere la speranza di ritrovarsi...


La strada di Clara è un romanzo appassionante ed emozionato ambientato durante gli anni duri della seconda guerra mondiale. Il libro alterna la narrazione in prima persona di Clara con quella in terza di Pippo, due fratelli divisi da un infausto destino ma accomunati dal coraggio, dalla generosità, dal senso di giustizia e, naturalmente, dal desiderio di ritrovarsi. Attraverso le vicende dei protagonisti, l'autrice pone in risalto le contrapposizioni, i veleni e l'odio esistente tra fascisti e antifascisti, destinato a sfociare in una vera e propria guerra civile all'indomani dell'armistizio di Cassibile e perdurare anche dopo la fine del conflitto. Il libro quindi, racconta non solo le storie di due bambini separati nella stessa città ed educati in modo diverso da due famiglie generose, ma allo stesso tempo la tragedia di un Paese intero diviso e lacerato dalla guerra. Diana Rosie infatti,  è brava a raccontare la forza e le fragilità dei vari personaggi, né buoni né cattivi, ma solo uomini costretti a fare scelte difficili per affrontare una tragedia più grande di loro. Il romanzo cattura il lettore sin dalle prime pagine e lo tiene incollato fino all'epilogo. I colpi di scena non mancano e ogni capitolo suscita svariate emozioni nel lettore. La strada di Clara dunque, si rivela un libro assolutamente da non perdere.

Diana Rosie ha lavorato per diversi anni come copywriter, collaborando con alcuni dei marchi più popolari al mondo, per i quali ha ideato campagne pubblicitarie premiate dagli esperti del settore. Dopo aver vissuto a Hong Kong, Londra e in Perù, si è infine stabilita nella campagna inglese, dove ha deciso di dedicarsi alla narrativa.

 

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