Recensione: Svelto sul sentiero, di Matteo De Benedittis

Titolo:
Svelto sul sentiero
Autore: Matteo De Benedittis
Editore: San Paolo
Pagine: 143
Anno di pubblicazione: 2023
Prezzo copertina: 14,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Nei dintorni di Canossa, IV secolo. Due ragazzini si svegliano nei pressi di un campo di battaglia. Nessuno dei due ricorda nulla sul proprio passato, ad eccezione di due nomi: Alamoro e Crisanzia. Probabilmente sono nemici dato che uno indossa la casacca rossa dei guelfi e l'altro quella blu dei ghibellini. Giunti sul campo di battaglia per cercare di recuperare informazioni sul proprio conto, i due ragazzini si imbattono in un gruppetto di predatori che stanno derubando i soldati morti. Il narratore, il bambino guelfo, viene catturato, mentre il ghibellino riesce a fuggire. Finito nelle mani dei fratelli Pantano e di Mazzaperlini, un cavaliere caduto in disgrazia, il bambino senza nome viene inaspettatamente liberato dal ghibellino, da lui ribattezzato Furetto. In fuga dai rapitori, i due bambini si imbattono in una bella ragazza, Laura, e nel suo compagno poeta Francesco, che decidono di portarli con loro e accoglierli in casa. Nonostante la fantastica ospitalità, dopo un periodo tranquillo i due ragazzi decidono di rimettersi in marcia per scoprire la verità sul loro passato. Riusciranno a recuperare la memoria e ritrovare i propri cari?

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Svelto sul sentiero è un breve romanzo d'avventura per bambini ambientato nell'Italia medievale nei pressi di Canossa, in provincia di Reggio Emilia, dove per un breve periodo soggiornò il celebre Francesco Petrarca, protagonista del libro insieme alla bella Laura, musa ispiratrice del poeta. Il libro si legge velocemente perché propone un buon ritmo narrativo e diversi colpi di scena. Molto carine risultano anche le illustrazioni di Giulia Bracesco, che impreziosiscono il testo e aiutano senza dubbio i giovani lettori. Il linguaggio utilizzato è semplice e adatto al target di riferimento, ma allo stesso tempo si apprendono tante informazioni interessanti sulla vita e sul linguaggio del XVI secolo. Ho trovato qualche piccola incongruenza nello sviluppo della storia (SPOILER! Perché Alamoro non chiede a Francesco dei bambini?) e un finale un po' confuso. Inoltre, il target di riferimento per il libro è 7-9 anni, ma in quella fascia d'età non si conosce nemmeno il significato del termine "Medioevo". In tal senso, considerazione personale, sarebbe stato più opportuno scegliere un target diverso aumentando la complessità del testo.

Matteo De Benedittis nasce a Reggio Emilia nel 1981. Si laurea in Lettere a Bologna nel 2004 e l'anno successivo inizia ad insegnare nelle scuole superiori. Nel 2009 pubblica Cantami o Dj, che parla di musica e poesia. Suona il basso nei Piunz. Vive a Correggio con la sua famiglia. Ha pubblicato Dinotrappole (2017) e La cassapanca dei libri selvatici (2019) nella collana di Narrativa San Paolo Ragazzi.

 

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