Recensione: Oceano di fuoco, di James Rollins

Titolo:
Oceano di fuoco
Autore: James Rollins
Editore: Nord
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 20,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"Oceano di fuoco" di James Rollins è il diciassettesimo libro della serie Sigma Force, e riesce ancora una volta a stupire e intrattenere con la sua miscela di scienza, storia e suspense. Rollins intreccia abilmente eventi storici reali e scoperte scientifiche per costruire una trama avvincente e ricca di azione.


Il romanzo si apre con un incidente marittimo avvenuto nel 1815 nelle Indie Orientali Olandesi, dove inspiegabili incendi si verificano sulla superficie dell'oceano e alcuni corpi vengono trovati trasformati in corallo. Questo evento storico diventa il punto di partenza per l'intricato mistero che il team Sigma Force deve risolvere nel presente. La trama si sposta al progetto Titan, una struttura di ricerca innovativa situata al largo della costa australiana, che scopre una zona marina morta improvvisamente popolata da coralli bioluminescenti e comportamenti anomali. Questo fenomeno scatena una serie di catastrofi naturali, tra cui eruzioni vulcaniche, terremoti e tsunami, che mettono in pericolo l'intero pianeta.


"Oceano di fuoco"  è popolato da personaggi ben sviluppati e complessi, ognuno con un ruolo chiave nel portare avanti la storia. Le dinamiche tra i membri della Sigma Force, i loro tratti distintivi e le loro interazioni contribuiscono a creare un romanzo ricco di azione, emozione e profondità. Il libro ci porta attraverso diverse ambientazioni mozzafiato, dall'oceano infuocato al centro di ricerca sottomarino, e infine ai remoti territori australiani dove le leggende aborigene si intrecciano con la scienza moderna. Rollins utilizza abilmente questi scenari per aumentare la tensione e il senso di meraviglia. "Oceano di fuoco" esplora tematiche complesse come l'impatto delle scoperte scientifiche sulla nostra comprensione del mondo naturale, il potenziale distruttivo delle forze naturali e l'interconnessione tra mito e realtà. Rollins integra teorie affascinanti, come quella dell'origine extraterrestre dei polipi, e la possibilità di vita aliena, rendendo la storia non solo avvincente ma anche intellettualmente stimolante. L'autore, come sempre, utilizza uno stile di scrittura dinamico e dettagliato, che riesce a mantenere alta la tensione e l'interesse del lettore. La sua capacità di mescolare fatti storici e scientifici con elementi di fantasia è esemplare. Il romanzo quindi, si rivela un thriller adrenalinico che non deluderà i fan di Rollins. La combinazione di azione incessante, personaggi ben delineati e una trama ricca di colpi di scena rende questo libro un must per gli amanti del genere. Rollins riesce ancora una volta a creare una storia che non solo intrattiene, ma che invita anche a riflettere sulle meraviglie e i pericoli del nostro mondo.


Fin dal suo esordio, James Rollins si è segnalato come una delle voci più originali nel campo del romanzo d’avventura e, ben presto, si è imposto come uno degli autori più letti e apprezzati dal pubblico di tutto il mondo.

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