Recensione: Cuore nero, di Silvia Avallone

Titolo:
Cuore nero
Autore: Silvia Avallone
Editore: Rizzoli
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 20,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"Cuore nero" di Silvia Avallone è un romanzo che affronta temi complessi e dolorosi attraverso la storia di Emilia Innocenti, una donna il cui passato tormentato è segnato da un crimine terribile commesso in gioventù. Avallone sceglie di narrare la vicenda dal punto di vista della colpevole, offrendo una prospettiva inedita che esplora la lunga strada verso la consapevolezza e la possibilità di redenzione, senza però giustificare il gesto commesso. Il romanzo è ambientato nel borgo isolato di Sassaia, un luogo che diventa metafora dell'anima ferita dei protagonisti. Emilia, dal corpo fragile e dall'animo tormentato, incontra Bruno Peraldo, un maestro elementare segnato da una tragedia personale. Entrambi trovano rifugio in questo paesino sperduto, cercando di ricostruire le loro vite dalle macerie del passato.


La protagonista del romanzo, Emilia ha trentuno anni ed è una donna con un passato doloroso segnato da un omicidio commesso quando aveva solo sedici anni e per la quale ha scontato la sua pena. Fragile nel corpo ma dotata di una grande complessità emotiva, Emilia rappresenta il conflitto tra il bene e il male che esiste in ogni individuo, e la sua storia è un viaggio verso la consapevolezza e il perdono di sé stessa. Bruno, dopo aver perso i genitori quando era ragazzino in un tragico incidente su una funivia, ha fatto ritorno nella natale Sassaia per sfuggire al dolore. Il suo incontro con Emilia lo costringe a riaprire vecchie ferite e a cercare un nuovo significato per la sua esistenza. La sua capacità di raccontare e comprendere le storie degli altri è fondamentale per la trama del romanzo. Oltre ai protagonisti, troviamo altri personaggi interessanti come Riccardo Innocenti, il padre di Emilia, che nonostante le difficoltà e il dolore rimane un punto di riferimento cruciale nella vita della ragazza, aiutandola nel suo percorso di guarigione e auto-accettazione. La sua presenza sottolinea l'importanza del supporto familiare nel superare i traumi. E ancora Basilio Raimondi, l'artista che decide di coinvolgere Emilia nel restauro di una chiesa nonostante il suo passato, animato dal desiderio di favorirne il pieno reinserimento nella società. Senza dimenticare Marta, la migliore amica di Emilia conosciuta in carcere, sempre pronta a supportarla nei momenti di difficoltà nonché esempio virtuoso di redenzione e rinascita.

Silvia Avallone

La trama esplora temi profondi come il male intrinseco nell'animo umano, la possibilità di redenzione e l'importanza dell'amore e del perdono. Avallone, con uno stile narrativo coinvolgente e profondo, ci conduce nel cuore oscuro di Emilia, illuminando le sue lotte interiori e il suo viaggio verso la speranza e la ricostruzione. In tal senso, il romanzo ricorda il capolavoro di  Fëdor Dostoevskij "Delitto e castigo" per la sua esplorazione della colpa. Come Raskolnikov infatti, anche Emilia affronta il peso di un crimine e cerca una via per ritrovare sé stessa attraverso la sofferenza e la ricerca di perdono. "Cuore nero" di Silvia Avallone è un'opera potente e toccante che esplora le profondità dell'animo umano, offrendo una narrazione intensa e ricca di emozioni. Un romanzo che invita alla riflessione e alla comprensione, e che dimostra come l'amore e il perdono possano davvero trasformare le nostre vite.

SILVIA AVALLONE è nata a Biella nel 1984 e vive a Bologna. Per Rizzoli ha pubblicato Acciaio (2010), da cui è stato tratto l'omonimo film, e Marina Bellezza (2013). I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo e hanno venduto oltre 700.000 copie in Italia.

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