Titolo: La taverna degli assassini
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton Compton
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
"La taverna degli assassini" di Marcello Simoni è ambientato nel Granducato di Toscana nel 1793, un periodo tumultuoso segnato dagli echi della Rivoluzione francese. La storia inizia con la scoperta del cadavere di Giovanni Villafranchi, agente commerciale, avvolto nei tralci di una vite nel castello dei Calendimarca. Questo evento funesto porta l'investigatore Vitale Federici e il suo giovane discepolo Bernardo della Vipera a indagare sul mistero. Il barone Calendimarca, padrone del castello, si trova invischiato in una rete di intrighi politici e personali che si dipanano tra le mura della sua residenza e i vitigni circostanti. Federici e Della Vipera devono districarsi tra segreti ben custoditi, lettere compromettenti e una serie di personaggi ambigui che popolano il castello, ognuno con i propri scheletri nell'armadio. La narrazione si sviluppa in un contesto gotico, dove il freddo invernale e l'atmosfera cupa rendono il mistero ancora più avvolgente. Le indagini porteranno a rivelazioni sorprendenti e a una risoluzione che non mancherà di stupire i lettori.
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga.
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton Compton
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
"La taverna degli assassini" di Marcello Simoni è ambientato nel Granducato di Toscana nel 1793, un periodo tumultuoso segnato dagli echi della Rivoluzione francese. La storia inizia con la scoperta del cadavere di Giovanni Villafranchi, agente commerciale, avvolto nei tralci di una vite nel castello dei Calendimarca. Questo evento funesto porta l'investigatore Vitale Federici e il suo giovane discepolo Bernardo della Vipera a indagare sul mistero. Il barone Calendimarca, padrone del castello, si trova invischiato in una rete di intrighi politici e personali che si dipanano tra le mura della sua residenza e i vitigni circostanti. Federici e Della Vipera devono districarsi tra segreti ben custoditi, lettere compromettenti e una serie di personaggi ambigui che popolano il castello, ognuno con i propri scheletri nell'armadio. La narrazione si sviluppa in un contesto gotico, dove il freddo invernale e l'atmosfera cupa rendono il mistero ancora più avvolgente. Le indagini porteranno a rivelazioni sorprendenti e a una risoluzione che non mancherà di stupire i lettori.
Vitale Federici, già protagonista dei tre racconti de "La cattedrale dei morti", è un uomo tormentato da un passato difficile. La sua figura emerge come quella di un investigatore brillante e determinato, disposto a tutto per proteggere il suo discepolo e scoprire la verità. Bernardo della Vipera, giovane e leale assistente di Federici, si rivela un personaggio intelligente che vede nel magister un mentore e un modello da seguire. La sua crescita personale è evidente attraverso le difficoltà e le prove che affronta durante l'indagine. I personaggi secondari, dal barone Leonberto, un aristocratico ossessionato dalla sua collezione di vini, a Lucrezia, la donna che il magister ha prima sedotto e poi abbandonato, passando per il physicus di corte Morieno Santacroce e l'enigmatica e sofisticata baronessa Augusta Cornelia, contribuiscono a creare un mosaico complesso e affascinante che rende il romanzo ricco di sfumature. Marcello Simoni, noto per la sua abilità nel mescolare elementi storici con il genere giallo, offre descrizioni vivide e atmosfere gotiche che catapultano il lettore nel Settecento toscano. La sua scrittura è caratterizzata da un'ironia sottile e le scene sono dipinte con precisione cinematografica, rendendo facile per il lettore immaginare ogni dettaglio. Il tema centrale della storia è il contrasto tra l'aristocrazia decadente e le nuove idee rivoluzionarie, ma sono presenti anche riferimenti interessanti alla viticoltura e all'enologia. La taverna degli assassini quindi, è una lettura avvincente, consigliata a chi ama i gialli storici con una vena gotica e thriller. La cura per i dettagli storici e l'abilità narrativa di Simoni rendono questo romanzo un'opera coinvolgente. La copertina e l'edizione del libro sono particolarmente apprezzate per la loro bellezza e cura nei dettagli, aggiungendo un tocco di classe all'esperienza di lettura.