Recensione: L'isola del tesoro, di Robert Louis Stevenson

Titolo:
L'isola del tesoro
Autore: Robert Louise Stevenson
Editore: Intra
Pagine: 174
Anno di pubblicazione: 2023
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

L'isola del tesoro si apre con la storia di Jim Hawkins, un giovane che vive e lavora presso l'Admiral Benbow Inn, un modesto albergo gestito dalla sua famiglia. La trama prende il via con l'arrivo di un misterioso marinaio, Billy Bones, che nasconde un segreto legato a un tesoro pirata. Dopo la morte di Bones, Jim trova una mappa del tesoro che lo conduce in un'avventura mozzafiato. Jim si unisce a una spedizione finanziata dal nobile Squire Trelawney e guidata dal saggio Dr. Livesey, che coinvolge la navigazione verso un'isola sconosciuta a bordo della nave Hispaniola. Qui si scopre che gran parte dell'equipaggio, incluso il cuoco di bordo Long John Silver, è composta da pirati intenzionati a rivendicare il tesoro per sé. L'intreccio si complica quando Jim scopre il complotto dei pirati e cerca di avvertire il capitano Smollett, avviando una serie di scontri tra i leali membri dell'equipaggio e i ribelli.

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Robert Louis Stevenson adotta uno stile di scrittura che mescola descrizioni vivide con un linguaggio semplice e diretto. La narrazione in prima persona, dal punto di vista di Jim Hawkins, crea un legame immediato con il lettore, immergendolo nelle avventure del protagonista. Stevenson utilizza un lessico marittimo autentico che conferisce realismo alla storia, ma senza appesantirla. Le descrizioni dettagliate dei paesaggi, come l'isola tropicale con le sue foreste e spiagge, e la caratterizzazione dei personaggi, dai tratti distintivi di Long John Silver al mistero che circonda Ben Gunn, contribuiscono a creare un mondo narrativo vivido e immersivo. Un altro aspetto distintivo dello stile di Stevenson è l'uso del dialogo, che rivela molto dei personaggi e delle loro intenzioni. I dialoghi tra i membri dell'equipaggio, pieni di sotterfugi e minacce velate, contribuiscono a mantenere alta la tensione narrativa. Una delle caratteristiche più apprezzate del romanzo è la sua capacità di catturare l'immaginazione del lettore attraverso un intreccio avvincente e pieno di colpi di scena. 

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Il ritmo serrato della narrazione e l'ambientazione esotica creano un'atmosfera di avventura che ha reso L'isola del tesoro un classico senza tempo. L'opera ha inoltre definito molte delle convenzioni associate ai racconti di pirati, come le mappe del tesoro contrassegnate da una "X", i pappagalli sulla spalla dei marinai e le isole tropicali deserte. Un aspetto particolarmente interessante è l'ambiguità morale che permea la storia. Il personaggio di Long John Silver, ad esempio, è tanto affascinante quanto inquietante. Sebbene sia un pirata spietato, Silver è dotato di un'intelligenza acuta e di un carisma che lo rendono uno dei personaggi più memorabili della letteratura. Questo dualismo morale, in cui i confini tra bene e male sono spesso sfumati, aggiunge profondità al romanzo e invita il lettore a riflettere sulla complessità della natura umana. Infine, l'opera si distingue per l'uso di simbolismi e temi universali, come l'avidità, la lealtà e la lotta tra il bene e il male, che vengono esplorati attraverso l'interazione tra i personaggi e le loro scelte morali. Questi elementi conferiscono al romanzo una profondità che va oltre la semplice avventura, invitando il lettore a riflettere su temi più ampi.

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L'edizione Intra viene qui proposta nella traduzione di Angiolo Silvio Novaro, considerata una delle versioni più celebri e apprezzate dell'opera in Italia. Pubblicata per la prima volta nel 1912, questa traduzione si distingue per il suo stile elegante e per la capacità di preservare il tono avventuroso e la vivacità dell'originale inglese. Novaro, che era anche un noto poeta e scrittore, riuscì a trasporre in italiano il fascino della narrazione di Stevenson, mantenendo l'energia e la fluidità della prosa. Il traduttore presta particolare attenzione al linguaggio marittimo e ai dialoghi, cercando di rendere il testo accessibile ai lettori italiani dell'epoca, ma senza tradire lo spirito e l'intensità dell'originale. Questo equilibrio tra fedeltà al testo di partenza e adattamento culturale è uno dei punti di forza della sua traduzione. Tuttavia, come avviene per molte traduzioni storiche, l'opera di Novaro può riflettere alcune sensibilità linguistiche e stilistiche del suo tempo, che potrebbero apparire leggermente arcaiche o formali per i lettori moderni. Nonostante ciò, la sua traduzione rimane un punto di riferimento per chi desidera avvicinarsi a L'isola del tesoro in italiano, offrendo un'esperienza di lettura che conserva l'atmosfera avventurosa e il fascino senza tempo dell'opera di Stevenson.

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In sintesi, L'isola del tesoro rimane un capolavoro del genere avventuroso, capace di affascinare lettori di ogni età grazie alla sua trama avvincente, ai personaggi indimenticabili e alle riflessioni profonde che suscita. Nonostante qualche limite legato al tempo in cui è stato scritto, il romanzo continua a esercitare un grande fascino e a influenzare la narrativa e il cinema fino ai giorni nostri​.

Robert Louis Stevenson nato a Edimburgo nel 1850 e morto a Samoa nel 1894, è uno dei maggiori scrittori di lingua inglese.

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