Recensione: Anna di Avonlea. Anna dai capelli rossi. Vol. 2, di Lucy Maud Montgomery

Titolo
: Anna di Avonlea. Anna dai capelli rossi. Vol. 2
Autore: Lucy Maud Montgomery
Editore: Gallucci
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2023
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Anna di Avonlea di Lucy Maud Montgomery è il secondo volume della celebre serie iniziata con Anna dai capelli rossi. Anna Shirley ha ora 16 anni e si avventura in una nuova fase della sua vita come insegnante nella piccola scuola del suo villaggio natale, Avonlea. Sebbene Anne sia più matura rispetto al primo libro, mantiene il suo spirito sognante e il desiderio di rendere il mondo un posto migliore, cosa che si riflette nel suo approccio all'insegnamento. La sua immaginazione continua a giocare un ruolo fondamentale, ma ora deve imparare a bilanciare le sue aspirazioni creative con le responsabilità pratiche della vita adulta. La trama si sviluppa attorno ai tentativi di Anna di portare innovazione e vitalità nella scuola e nella comunità di Avonlea, partecipando attivamente al comitato di miglioramento del villaggio. Parallelamente, Anna si occupa di Davy e Dora Keith, due gemelli orfani adottati da Marilla, la sua tutrice. Le interazioni tra Anne e i gemelli aggiungono momenti di umorismo e sfide quotidiane.


Il romanzo esplora temi come la crescita personale e quella della comunità. Anna Shirley, ora più matura, non perde la sua natura sognatrice e ottimista. La sua crescita personale è evidente, ma continua a combinare piccoli pasticci e situazioni imbarazzanti, che la rendono adorabile agli occhi dei lettori. Marilla, che ha adottato Anna nel primo libro, continua ad avere un ruolo importante come figura materna. Sebbene rigida in passato, si nota un ammorbidimento del suo carattere, specialmente nell'interazione con i due nuovi orfani, Davy e Dora. Quest'ultimi portano un'energia nuova alla vita di Anna e Marilla: Davy, con il suo spirito avventuroso e un po' ribelle, diventa una fonte di divertimento e sfide per Anne; mentre Dora è più tranquilla e riservata. Un altro personaggio importante è Paul Irving, un allievo di Anna con un'immaginazione brillante. Paul diventa un suo prediletto, e in lui Anna rivede molto della sua stessa fantasia e spirito libero. Dal punto di vista stilistico, il tono rimane delicato, poetico e ricco di descrizioni liriche che trasmettono l'amore di Montgomery per la natura e la vita rurale. Tuttavia, il romanzo presenta una certa frammentazione della trama, dovuta ai numerosi personaggi e sotto-trame introdotti, come l'adozione di Davy e Dora. Anche se Anne cresce come personaggio, alcune delle sfumature dei rapporti secondari sono meno esplorate rispetto al primo romanzo. In conclusione, Anna di Avonlea si presenta come una continuazione affettuosa della storia di Anne, che delizia soprattutto chi ha amato il suo percorso di crescita, ma potrebbe sembrare meno coinvolgente per chi si aspetta un maggiore approfondimento di certi personaggi o conflitti. Resta, comunque, una celebrazione dell'immaginazione e dell'ottimismo.


Lucy Maud Montgomery nacque a New London, in Canada, nel 1874 e morì a Toronto nel 1942. Nella sua vita pubblicò numerosi libri per ragazzi, raggiungendo l’apice della popolarità nel 1908 con Anna dai capelli rossi, primo di una serie di otto romanzi, tutti pubblicati da Gallucci con una nuova traduzione di grande successo. Stampate in decine di lingue, le storie di Anna hanno continuato ad avere seguito fino a oggi, grazie anche alla celebre serie animata giapponese che la tv italiana ha trasmesso a partire dal 1980 e alla recente fiction distribuita da Netflix in tutto il mondo. La produzione letteraria della Montgomery, che va ben oltre Anna dai capelli rossi, è oggetto negli ultimi anni di una meritata riscoperta. Tra le sue opere più note ci sono la trilogia di Emily di New Moon, interamente pubblicata da Gallucci, e i due romanzi di Pat di Silver Bush, intenso omaggio al sentimento profondo che legò per tutta la vita Lucy Maud Montgomery all’Isola del Principe Edoardo, dove la scrittrice trascorse la sua infanzia.

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