Recensione: BIANCANEVE E IL CACCIATORE (2012)

USCITA CINEMA: 11/07/2012
GENERE: Azione, Fantasy, Avventura
REGIA: Rupert Sanders
SCENEGGIATURA: Hossein Amini, Evan Daugherty, John Lee Hancock
ATTORI: Kristen Stewart, Chris Hemsworth, Charlize Theron, Sam Claflin, Ian McShane, Toby Jones, Nick Frost, Ray Winstone, Bob Hoskins, Eddie Marsan, Lily Cole, Vincent Regan, Dave Legeno, Sam Spruell, Johnny Harris, Brian Gleeson, Noah Huntley, Liberty Ross, Christopher Robilliard, Rachael Stirling
FOTOGRAFIA: Greig Fraser
MONTAGGIO: Conrad Buff IV, Neil Smith
MUSICHE: James Newton Howard
PRODUZIONE: FilmEngine, Roth Films, Universal Pictures
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA 2012
DURATA: 127 Min
FORMATO: Colore

RECENSIONE

Dopo Biancaneve di Tarsem, nel 2012 esce anche Biancaneve e il Cacciatore, rivisitazione in chiave guerrieriera della celebre favola Biancaneve e i sette nani, opera dei fratelli Grimm.

Dopo la morte della regina, il re viene attirato con l'inganno nella foresta, da un esercito fantasma, e finisce per condurre al castello una docile e bellissima ragazza (Charlize Theron) che decide di sposare.

Una scelta che si rivelerà fatale quando la donna, dotata di poteri magici derivanti dalla sua bellezza, prima ucciderà lui e poi si impossesserà del suo Regno, facendolo precipitare nelle tenebre. Mentre Biancaneve (la figlia del Re) viene rinchiusa in una delle torri del castello.
Al compimento del suo diciottesimo compleanno, Biancaneve (Kristen Stewart) riesce a fuggire dal castello e a rifugiarsi nella foresta nera. La regina, tuttavia, decisa a ritrovarla per strapparle il cuore, unica fonte di vita eterna, manda all'inseguimento un cacciatore (Chris Hemsworth), che finirà per ribellarsi e aiutare la principessa nella fuga.

Sanders per la sua versione decide di trasformare Biancaneve in una guerriera pronta a sacrificare la propria vita per il regno; non più quindi la Biancaneve dolce e inerme a cui siamo stati abituati, ma una guerriera forte e impavida. Una scelta coraggiosa, e vincente, che rispecchia la tendenza di dipingere le donne con un carattere sempre più deciso e autoritario, metafora di una nuova condizione della contemporaneità.
Tutto questo senza rinunciare agli elementi chiave della storia come la mela rossa, l'incantesimo, il bacio e gli immancabili nani, inseriti in un'atmosfera particolarmente cupa che ricorda lo stile gotico e dark.

Una storia che si sviluppa in modo veloce e regala un intrattenimento di qualità, grazie ad un montaggio perfetto e a notevoli effetti speciali. Senza dimenticare la bella fotografia curata da Greig Fraser.
Qualità tecniche che aiutano e valorizzano la recitazione dei protagonisti, tutti abbastanza convincenti ed espressivi.

Una pellicola che probabilmente meritava di uscire in un periodo più favorevole, ma che giustifica una serata al cinema. Da vedere!

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