Recensione: La maga tessitrice, di Helena Paoli. Il primo volume della saga "La figlia del cielo"

Titolo: La maga tessitrice. La figlia del cielo
Autore: Helena Paoli
Editore: Fanucci
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo copertina: 18,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Nel panorama della letteratura italiana, si aggiunge un altro nome alla voce scrittori notevoli: sto parlando di Helena Paoli e del suo nuovo fantasy intitolato La maga tessitrice. La figlia del cielo. In questo romanzo elementi fantastici si intrecciano indissolubilmente alla cultura greco-romana, dando vita ad un worldbuilding particolare e originale. Protagonista indiscussa di tutta la storia è Aspasia, una diciottenne apparentemente sola e distaccata dal mondo che, dopo aver subito un lutto inimmaginabile e un’aggressione da qualcuno di cui si fidava, si rifugia nel suo mondo

fatto di storie, libri e vite lontane. 

Tutto sembra tranquillo e quasi apatico fino a quando un giovane dai capelli bianchi di nome Septimus non compare improvvisamente nella vita di Aspasia, raccontandole l’esistenza di un universo parallelo. L’Altrove, altri non è che una dimensione in cui convivono miti e magia ed è governata da Hadrianus, un dittatore sanguinario che fomenta una guerra millenaria. In questa realtà in cui il tempo sembra essersi fermato all’epoca degli imperatori e della filosofia esistono anche le Tessitrici, donne capaci di manipolare i fili del cosmo e della vita. Queste ultime, in pieno lutto per la perdita di Aracne, una tra le più geniali tessitrici morta nel tentativo vano di salvare l’Impero e i suoi sudditi, rimangono allibite difronte alla comparsa di Aspasia, una ragazzina che per qualche strano motivo assomiglia alla defunta guerriera ed è destinata a prendere il suo posto. Tra intrighi, corse contro il tempo, una corte spietata e uomini prepotenti il cui unico scopo è quello di sovvertire l’ordine, la nostra protagonista dovrà fare i conti con una nuova esistenza, nuove responsabilità e una vita predestinata.

Lo stile dell’autrice è diretto ed elegante e caratterizza un linguaggio facilmente comprensibile. A mio avviso, la particolarità di questo scritto risiede tanto nella creazione di un mondo che fa eco alle culture di duemila anni fa, riportandone in auge grandezza, gloria e difficoltà; tanto nell’esistenza di una protagonista che con criterio e saggezza accetta un ruolo predestinato senza farsi sopraffare dalla situazione e senza finire per diventare la bella ragazza fragile di turno. Aspasia scardina lo stereotipo dell’Alice finita in un mondo per caso, e si trasforma in un’eroina senza tempo capace di farsi carico di un fardello antico e di un mondo surreale. Un’altra cosa che va sottolineata è il fatto che l’autrice pone l’accento sulla sfera femminile: per quanto la controparte maschile come l’imperatore o il misterioso Septimus, sia attiva e al centro dell’attenzione, quella femminile ha un ruolo cardine e più radicato. Attraverso le tessitrici ed Aspasia, Helena Paoli dona coraggio alle donne e quella determinazione che possa essere di insegnamento a quelle reali per riscattarsi da una vita che ha regalato solo delusioni. Personalmente, ho apprezzato tantissimo la presenza di una cultura classica nostrana e il desiderio velato dell’autrice di far si che il lettore non si dimentichi delle proprie radici.

In conclusione è un romanzo ben fatto e originale che consiglio sia agli appassionati del fantasy, sia a chi ha voglia di scoprire nuovi mondi.

L'AUTRICE
Helena Paoli, è nata a Bari nel 1998 e studia Lettere moderne presso l’università degli studi Aldo Moro di Bari. Divora libri fin da bambina e ha pubblicato il suo primo romanzo fantasy all’età di diciassette anni. Ha già pubblicato i primi due volumi della saga fantasy Cronache dell’eternità (Bibliotheka Edizioni): Principessa del tempo, Prigioniera delle tenebre. Parla di storie che l’appassionano sul suo blog HeleNarrazioni e sull’omonimo canale YouTube. Con La Maga Tessitrice, primo capitolo della saga fantasy La figlia del Cielo, fa il suo ingresso nel catalogo Fanucci.

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