Recensione: Anna di Ingleside. Anna dai capelli rossi. Vol. 6, di Lucy Maud Montgomery

Titolo:
Anna di Ingleside. Anna dai capelli rossi. Vol. 6
Autore: Lucy Maud Montgomery
Editore: Gallucci
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"Anna di Ingleside" di Lucy Maud Montgomery, pubblicato nel 1939, rappresenta il sesto volume della celebre serie di Anna dai capelli rossi. La trama si sviluppa in un periodo di circa sei anni e ruota attorno alla vita familiare di Anna Shirley e suo marito Gilbert Blythe, ormai stabilità nella loro casa di Ingleside. Anna, che ha sempre vissuto con uno spirito avventuroso e pieno di immaginazione, affronta ora la vita adulta come madre di cinque figli: James Matthew (Jem), Walter Cuthbert, le gemelle Anna (Nan) e Diana (Di), e Shirley. Durante il romanzo, nasce anche una sesta figlia, Bertha Marilla (Rilla). Nonostante il focus si posti maggiormente sui figli di Anna, la personalità calorosa e sognante della protagonista rimane palpabile, specialmente nei momenti in cui riflette sulla vita e sul passare del tempo.

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Il romanzo si apre con la vita quotidiana di Anne e della sua famiglia. Ognuno dei figli ha una personalità distinta e un ruolo importante nel romanzo. Jem è il figlio maggiore, intelligente e avventuroso, Walter è più sensibile e riflessivo, Nan e Di sono le vivaci gemme dai caratteri contrastanti, mentre Shirley, ancora piccolo, gioca un ruolo minore. Anna, pur affrontando le difficoltà della maternità, non perde la sua propensione a sognare e immaginare mondi fantastici, un tratto che ha ereditato dai primi romanzi e che trasmette ai suoi figli. Durante il libro, i bambini di Anne vivono una serie di avventure e disavventure tipiche dell'infanzia, spesso alimentate dalla loro fantasia e influenzate dalle storie che Anna racconta. La narrazione oscilla tra episodi leggeri e momenti più toccanti, in cui la protagonista riflette sul proprio ruolo di madre e sul tempo che passa. In tal senso, un tema centrale di questo volume è proprio la consapevolezza di Anna di invecchiare e la paura di perdere la freschezza e la vitalità che hanno definito la sua giovinezza​. Il libro, sebbene mantenga lo spirito leggero e avventuroso dei precedenti volumi, esplora con più profondità i temi della maternità, della crescita e del tempo che passa, mostrando un lato più riflessivo di Anna. Questo nuovo capitolo inoltre, sposta il focus da Anna verso i suoi figli e le loro avventure, segnando un cambiamento rispetto ai volumi precedenti della saga.


Lucy Maud Montgomery nacque a New London, in Canada, nel 1874 e morì a Toronto nel 1942. Nella sua vita pubblicò numerosi libri per ragazzi, raggiungendo l’apice della popolarità nel 1908 con Anna dai capelli rossi, primo di una serie di otto romanzi, tutti pubblicati da Gallucci con una nuova traduzione di grande successo. Stampate in decine di lingue, le storie di Anna hanno continuato ad avere seguito fino a oggi, grazie anche alla celebre serie animata giapponese che la tv italiana ha trasmesso a partire dal 1980 e alla recente fiction distribuita da Netflix in tutto il mondo. La produzione letteraria della Montgomery, che va ben oltre Anna dai capelli rossi, è oggetto negli ultimi anni di una meritata riscoperta. Tra le sue opere più note ci sono la trilogia di Emily di New Moon, interamente pubblicata da Gallucci, e i due romanzi di Pat di Silver Bush, intenso omaggio al sentimento profondo che legò per tutta la vita Lucy Maud Montgomery all’Isola del Principe Edoardo, dove la scrittrice trascorse la sua infanzia.

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