Titolo: Il cucciolo
Autore: Marjorie Kinnan Rawlings
Editore: Rusconi
Pagine: 402
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 10,00 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
"Il cucciolo" di Marjorie Kinnan Rawlings è un classico romanzo americano ambientato nelle foreste della Florida del XIX secolo. Pubblicato nel 1938, racconta la toccante storia di Jody Baxter, un giovane ragazzo che vive con i suoi genitori in una remota fattoria. La famiglia Baxter lotta quotidianamente contro la povertà e le difficoltà della vita rurale, ma Jody trova conforto e compagnia in Flag, un cerbiatto che adotta come animale domestico.
La trama ruota attorno alla crescita emotiva di Jody, che è costretto ad affrontare dure lezioni sulla vita e sulla morte. La sua relazione con Flag rappresenta il cuore del romanzo, mostrando come l'affetto verso l'animale lo porti a un inevitabile conflitto tra responsabilità e desiderio personale. Flag diventa sia il simbolo della gioia che della perdita, con Jody che alla fine si trova a dover prendere una decisione straziante per proteggere la propria famiglia dalla fame, quando il cerbiatto distrugge i raccolti necessari alla sopravvivenza. Il padre di Jody, Penny Baxter, è un personaggio centrale, un uomo gentile e riflessivo che cerca di insegnare al figlio come affrontare le difficoltà della vita. Al contrario, la madre di Jody, Ora, è dura e riservata, segnata dalle perdite passate e dal suo scetticismo nei confronti delle emozioni troppo esplicite. Attraverso queste relazioni familiari, il romanzo esplora temi universali come la perdita dell'innocenza e l'importanza del sacrificio. Dal punto di vista stilistico, Rawlings dipinge un paesaggio naturale ricco e dettagliato. Le descrizioni della natura selvaggia della Florida sono vive e immerse in un realismo che riflette la durezza e la bellezza della vita in campagna. Questo ambiente diventa non solo uno sfondo per la storia, ma un vero e proprio personaggio che interagisce con i protagonisti, modellando le loro vite e decisioni. "Il cucciolo" ha guadagnato un enorme successo per il suo toccante racconto di formazione, guadagnando anche il Premio Pulitzer nel 1939. Il romanzo non solo esplora l'adolescenza e le sue difficoltà, ma si interroga anche su questioni più profonde, come il ciclo della vita, la morte e il rapporto tra umanità e natura.
