Recensione: Il teatro dei delitti, di Marcello Simoni

Titolo
: Il teatro dei delitti
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton Compton
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Marcello Simoni si conferma un maestro del giallo storico con Il teatro dei delitti, il terzo capitolo delle indagini della sagace Vitale Federici. Ambientato in uno dei più antichi teatri di Firenze, il Teatro della Pergola durante il tardo Settecento, il romanzo intreccia misteri, inganni e suggestioni in un gioco di specchi che fonde realtà e finzione, coinvolgendo il lettore in un enigma dalla struttura stratificata e affascinante. 

Silvio degli atti, incisione del palcoscenico del Teatro alla Pergola di Firenze, 1660-1700 ca.


Firenze, Carnevale 1794. La vicenda si apre con un dramma teatrale, Le feste d'Iside, che viene interrotta da un evento inquietante: Ludovica di Corvino, una giovane contessina, è convinta di aver assistito a una decapitazione sul palco. La sua visione sconvolge l'intera sala e attira l'attenzione del protagonista, Vitale Federici, un ex precettore e investigatore dallo spirito acuto, accompagnato dal suo apprendista, Bernardo della Vipera. I due si trovano a dipanare un mistero dove realtà e finzione si intrecciano, in un gioco di specchi che richiama le stesse dinamiche illusorie del teatro. Il romanzo si sviluppa attraverso ambientazioni suggestive, dal palco al dietro le quinte del teatro, in cui l'attenzione per i dettagli storici immerge il lettore nella Firenze settecentesca, tra maschere carnevalesche, nobiltà intrigante e oscuri presagi. La tensione narrativa è arricchita da false piste e colpi di scena, che mantiene viva l'attenzione fino al gran finale, una risoluzione brillante che esalta le capacità deduttive di Federici.


Il teatro, cuore pulsante della narrazione, non è solo un luogo, ma un personaggio a sé stante. Simoni evoca con maestria le atmosfere del Settecento: dalle parrucche elaborate alle maschere carnevalesche, dai formalismi sociali ai pettegolezzi della mondanità. Questo affresco storico vivace e dettagliato immerge il lettore in un'epoca tanto raffinata quanto ricca di contraddizioni. La scelta di collocare l'intreccio in un teatro accentua il tema dell'illusione e della rappresentazione, creando una sottile linea di confine tra il reale e l'immaginario. L'indagine ruota attorno a una serie di delitti efferati che sconvolgono il mondo del teatro. Vitale Federici, investigatore acuto e metodico, si muove tra le ombre dei cubicoli dietro le quinte, il palco d'onore e gli oscuri corridoi, svelando intrighi e segreti celati dietro il sipario. I personaggi sono tratteggiati con grande profondità, dal protagonista Federici fino alle comparse che popolano il teatro. Simoni utilizza uno stile narrativo ricco e scorrevole, che ben si adatta alla cornice storica. I dialoghi vivaci e l'alternanza tra descrizioni e azione garantiscono un ritmo incalzante. Il teatro dei delitti è un romanzo che affascina per la sua capacità di intrecciare mistero e accuratezza storica. Marcello Simoni dimostra ancora una volta il suo talento nel creare atmosfere suggestive e personaggi memorabili, offrendo una lettura appassionante e raffinata per gli amanti dei gialli storici.

Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller, tra cui La taverna degli assassini, la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.

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