Recensione: I sette corvi, di Matteo Strukul

Titolo:
I sette corvi
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Pagine: 255
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"I sette corvi" di Matteo Strukul è un thriller dai toni gotici che unisce investigazione poliziesca e folklore, ambientato nella remota e fredda Val Ghiaccia, sulle Alpi Venete. La storia si apre nel gennaio del 1995, quando il piccolo paese di Rauch viene sconvolto da un macabro ritrovamento: il cadavere di Nicla Rossi, una giovane insegnante, viene scoperto in condizioni atroci, mutilato in modo inspiegabile. L’ispettrice Zoe Tormen, figlia della montagna e con un carattere deciso, viene incaricata di indagare sull’omicidio. Al suo fianco c’è il medico legale Alvise Stella, un uomo di città con una personalità più razionale e distaccata. Insieme, i due cercano di ricostruire gli ultimi giorni di Nicla, scoprendo che la donna sembrava terrorizzata prima della sua morte e aveva confidato ad alcuni amici di sentirsi osservata da una presenza oscura. Con l’avanzare delle indagini, emergono dettagli inquietanti: il corpo presenta segni che non sembrano appartenere a una mano umana, e l’unico testimone dell’accaduto è un bambino che racconta di aver visto sette corvi sorvolare il luogo del delitto. La leggenda locale narra che questi uccelli siano portatori di un’antica maledizione, legata a eventi sanguinosi che si ripetono ciclicamente. L’indagine si complica quando altri eventi misteriosi iniziano a verificarsi nel paese, e alcuni abitanti cominciano a parlare sottovoce di antichi rituali e forze oscure che proteggono segreti sepolti da tempo. Zoe e Alvise si trovano quindi a fronteggiare non solo un assassino sfuggente, ma anche una comunità chiusa e diffidente, che sembra sapere più di quanto voglia rivelare. Man mano che il caso si dipana, il passato della valle e le sue superstizioni emergono con forza, portando Zoe e Alvise a chiedersi se stiano davvero affrontando un criminale in carne e ossa o qualcosa di più oscuro e primordiale...


"I sette corvi" è un thriller avvincente e carico di tensione, che mescola magistralmente poliziesco, horror e folklore. Matteo Strukul costruisce una storia in cui il lettore si trova a dubitare di tutto, intrappolato in un’atmosfera cupa e soffocante che cresce pagina dopo pagina. I personaggi principali, Zoe Tormen e Alvise Stella, sono caratterizzati da personalità e background contrastanti. Zoe, trentenne amante della musica grunge, è una figlia della montagna, determinata e intraprendente. Alvise, invece, è un quarantenne di città, appassionato di musica classica e scacchi. Questa dicotomia arricchisce la dinamica investigativa, offrendo al lettore una prospettiva variegata sull'evolversi degli eventi. Inoltre, l’indagine di Zoe Tormen e Alvise Stella non è solo una ricerca della verità, ma anche un viaggio nei lati più oscuri della mente umana e nelle paure collettive di una comunità.  Un’opera perfetta per chi ama i thriller con sfumature gotiche e paranormali, e per chi è affascinato dalle antiche leggende che si mescolano alla realtà in modo sinistro e avvolgente.

Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. È laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca in Diritto europeo e già membro della Historical Novel Society. Le sue opere sono in corso di pubblicazione in quaranta Paesi e opzionate per il cinema. Per la Newton Compton ha esordito con la saga sui Medici, che comprende Una dinastia al potere (vincitore del Premio Bancarella 2017), Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia. Successivamente ha pubblicato Inquisizione Michelangelo, Le sette dinastie, La corona del potere, Dante enigma, Il cimitero di Venezia, Il ponte dei delitti di Venezia, Tre insoliti delitti, La cripta di Venezia e I sette corvi. Per saperne di più su di lui: matteostrukul.com

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