Titolo: La biblioteca perduta
Con "La biblioteca perduta", James Rollins torna a fare ciò che gli riesce meglio: costruire un intreccio in cui scienza, mito e fede si fondono in un’avventura che attraversa i confini del mondo e della conoscenza. Il romanzo si apre con un salto nel passato: nel 1764 una spedizione russa solca i mari del Nord alla ricerca di una terra che molti considerano solo una leggenda, Iperborea, culla di un’antica civiltà che, secondo i miti, custodiva conoscenze straordinarie. Quel prologo si chiude lasciando una domanda sospesa: e se qualcosa di vero fosse sopravvissuto? Nel presente, un attentato mette in ginocchio la base sotterranea della Sigma Force, il reparto scientifico-militare guidato da Gray Pierce. Mentre la squadra tenta di raccogliere i pezzi, arriva una notizia ancora più inquietante: un monsignore legato all’archeologia sacra, Alessio Borrelli, e un archivista moscovita, Igor Koskov, sono stati uccisi subito dopo aver inviato alla Sigma un messaggio cifrato, una serie di immagini che sembrano collegarsi alla misteriosa Biblioteca d’Oro degli Zar, un archivio di testi preziosi scomparso secoli prima. Le indagini rivelano che il religioso, poco prima di morire, aveva esplorato dei tunnel sotto Mosca e ritrovato un deposito sigillato di libri antichi. Alcuni documenti sembrano suggerire che la leggendaria biblioteca non sia andata perduta, ma nascosta in un luogo impensabile. Quando una serie di indizi converge verso il remoto Nord e verso il mito di Iperborea, Gray Pierce e la sua squadra vengono inviati in missione. È l’inizio di una corsa che intreccia politica russa, tensioni tra Vaticano e Chiesa ortodossa e segreti scientifici rimasti sotto ghiaccio per secoli. Ciò che la Sigma Force scoprirà è qualcosa che potrebbe trasformarsi nella più grande risorsa… o nella minaccia definitiva per l’umanità.
L’indagine della Sigma Force si snoda tra i corridoi del Vaticano, le tensioni sotterranee con la Chiesa ortodossa, laboratori nascosti e basi militari avvolte dall’ombra delle nuove guerre tecnologiche. Tutto porta però verso il vero cuore del romanzo: l’Artico. Qui, tra ghiaccio vivo, tempeste magnetiche, crepacci e strutture sepolte nel permafrost, Rollins costruisce un’atmosfera potente, dove l’ambiente stesso diventa antagonista. La natura artica non fa solo da sfondo, ma modella la trama, amplifica la tensione, mette alla prova le scelte morali dei protagonisti. La ricerca della biblioteca perduta si trasforma così in un viaggio attraverso due livelli paralleli: da un lato l’azione pura — inseguimenti, tradimenti, scoperte improvvise — dall’altro una riflessione sul potere della conoscenza, su ciò che viene nascosto per paura e su come il passato possa ancora riscrivere il presente. Rollins intreccia mito e scienza con un’abilità che permette al lettore di credere che potrebbe davvero esserci un fondo di verità in quegli antichi racconti di civiltà iperboree sepolte sotto chilometri di ghiaccio. Dal punto di vista stilistico, il romanzo mantiene il ritmo travolgente tipico dell’autore, ma offre anche momenti più intimi in cui i personaggi – soprattutto Gray e Seichan – appaiono vulnerabili, costretti a confrontarsi con scelte che non riguardano solo missioni e ordini, ma ciò che desiderano proteggere. L’equilibrio tra azione, indagine storica e approfondimento psicologico è ben calibrato, e il risultato è una narrazione fluida che non lascia tregua ma non smette di lavorare sui temi più profondi della serie: responsabilità, memoria, fede, verità. In definitiva, La biblioteca perduta è un thriller solido e magnetico che unisce avventura, eredità occulte e tensioni del presente. Un viaggio dall’oscuro degli archivi vaticani al candore ingannevole dell’Artico, dove ogni scoperta è un passo verso una rivelazione che nessuno dei protagonisti è davvero pronto ad affrontare. Un capitolo maturo, ricco e coinvolgente: perfetto per chi ama i thriller globali che oscillano con forza tra realtà documentata e incanto del fantastico.
Fin dal suo esordio, James Rollins si è segnalato come una delle voci più originali nel campo del romanzo d’avventura e, ben presto, si è imposto come uno degli autori più letti e apprezzati dal pubblico di tutto il mondo.
Autore: James Rollins
Editore: Nord
Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 22,00 €
Editore: Nord
Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 22,00 €
Acquista su Amazon: https://amzn.to/3LxfcoH
Recensione a cura di Luigi Pizzi
L’indagine della Sigma Force si snoda tra i corridoi del Vaticano, le tensioni sotterranee con la Chiesa ortodossa, laboratori nascosti e basi militari avvolte dall’ombra delle nuove guerre tecnologiche. Tutto porta però verso il vero cuore del romanzo: l’Artico. Qui, tra ghiaccio vivo, tempeste magnetiche, crepacci e strutture sepolte nel permafrost, Rollins costruisce un’atmosfera potente, dove l’ambiente stesso diventa antagonista. La natura artica non fa solo da sfondo, ma modella la trama, amplifica la tensione, mette alla prova le scelte morali dei protagonisti. La ricerca della biblioteca perduta si trasforma così in un viaggio attraverso due livelli paralleli: da un lato l’azione pura — inseguimenti, tradimenti, scoperte improvvise — dall’altro una riflessione sul potere della conoscenza, su ciò che viene nascosto per paura e su come il passato possa ancora riscrivere il presente. Rollins intreccia mito e scienza con un’abilità che permette al lettore di credere che potrebbe davvero esserci un fondo di verità in quegli antichi racconti di civiltà iperboree sepolte sotto chilometri di ghiaccio. Dal punto di vista stilistico, il romanzo mantiene il ritmo travolgente tipico dell’autore, ma offre anche momenti più intimi in cui i personaggi – soprattutto Gray e Seichan – appaiono vulnerabili, costretti a confrontarsi con scelte che non riguardano solo missioni e ordini, ma ciò che desiderano proteggere. L’equilibrio tra azione, indagine storica e approfondimento psicologico è ben calibrato, e il risultato è una narrazione fluida che non lascia tregua ma non smette di lavorare sui temi più profondi della serie: responsabilità, memoria, fede, verità. In definitiva, La biblioteca perduta è un thriller solido e magnetico che unisce avventura, eredità occulte e tensioni del presente. Un viaggio dall’oscuro degli archivi vaticani al candore ingannevole dell’Artico, dove ogni scoperta è un passo verso una rivelazione che nessuno dei protagonisti è davvero pronto ad affrontare. Un capitolo maturo, ricco e coinvolgente: perfetto per chi ama i thriller globali che oscillano con forza tra realtà documentata e incanto del fantastico.
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