Recensione: Terra bruciata. Un'indagine di Martín Gallardo, di César Pérez Gellida

Titolo:
Terra bruciata. Un'indagine di Martín Gallardo
Autore: César Pérez Gellida
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 22,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"Terra bruciata" di César Pérez Gellida è un thriller storico che intreccia mistero, psicologia e dinamiche di potere in una comunità isolata dell'Estremadura. 1917. Il romanzo si apre con un evento sconvolgente: la scomparsa di Antonia Monterroso, proprietaria di una tenuta, in circostanze misteriose. La sua casa viene data alle fiamme, e l'unico sospettato è Jacinto Padilla, fattore e amante, trovato mentre tentava di fuggire dalla scena del crimine. Il tenente Martín Gallardo, un uomo segnato da un passato difficile e da una dipendenza dall'oppio, viene incaricato di interrogarlo. Il suo compito non è solo quello di scoprire la verità, ma anche di proteggere Jacinto dall'ira della comunità, che lo ha già condannato. Attraverso le confessioni di Padilla e le indagini del tenente, emergono frammenti del passato di Antonia. Fin dalla giovinezza, la donna ha sempre saputo sfruttare il proprio fascino e l'intelligenza per manipolare chi la circondava, accumulando potere e inimicizie. La sua figura è sfumata di ambiguità: è una vittima, una carnefice o entrambe le cose? 


Il romanzo si sviluppa su due linee temporali, alternando presente e passato per ricostruire la storia di Antonia e le circostanze che hanno portato alla sua scomparsa. Ogni capitolo aggiunge dettagli e colpi di scena, rivelando una rete di segreti, tradimenti e vendette che coinvolge l'intera comunità. I personaggi sono delineati con profondità e complessità. Antonia è il fulcro attorno a cui ruota la storia. È una donna complessa, magnetica e spietata, capace di esercitare un controllo quasi ipnotico su chi la circonda. Fin da giovane, ha usato la propria bellezza e intelligenza per ottenere ciò che voleva, senza preoccuparsi delle conseguenze. La comunità la considera quasi una "strega", ma è davvero così? O è semplicemente una donna che ha imparato a difendersi in un mondo dominato dagli uomini? Jacinto Padilla è il primo sospettato della sua scomparsa. Il suo rapporto con la donna è segnato da passione e odio, una relazione di dipendenza reciproca che si è trasformata in qualcosa di oscuro. È un uomo spezzato, intrappolato tra il desiderio di libertà e il senso di colpa. Ma è davvero colpevole, o è solo una pedina in un gioco più grande? Il tenente Martín Gallardo, nonostante rappresenti l'autorità, è tormentato da demoni personali, inclusa una dipendenza dall'oppio che ne compromette la lucidità. Nonostante ciò, la sua esperienza e il suo intuito gli permettono di vedere oltre le apparenze. La sua missione non è solo risolvere il caso, ma anche proteggere Jacinto da coloro che vogliono farsi giustizia da soli. Gallardo è un personaggio stratificato, con fragilità che lo rendono umano e realistico. La scrittura di Gellida è caratterizzata da un ritmo incalzante, con colpi di scena ben orchestrati che sorprendono il lettore proprio quando pensa di aver compreso tutto. Il libro immerge il lettore in un'atmosfera cupa e opprimente, tipica del noir. La rappresentazione autentica della vita in una comunità rurale spagnola, con le sue dinamiche sociali e i suoi segreti, conferisce al romanzo una dimensione realistica e coinvolgente. In conclusione, "Terra bruciata" combina magistralmente elementi del thriller, del noir e del dramma psicologico. César Pérez Gellida costruisce una storia in cui nulla è come sembra, e dove ogni personaggio nasconde più di quanto mostra. Un romanzo che tiene il lettore incollato fino all'ultima pagina, lasciandolo con domande che vanno oltre il semplice mistero da risolvere.

César Pérez Gellida (Valladolid, 1974), laurea in geografia e storia, master in direzione commerciale e marketing, ha lavorato nelle comunicazioni fino al 2011, quando ha deciso di dedicarsi unicamente alla scrittura. I suoi originali thriller hanno riscosso grande successo in Spagna – dove si è persino coniato il termine gellidismo per definire lo stile e il tono che gli sono propri – e gli hanno fruttato numerosi premi. Ponte alle Grazie ha pubblicato i suoi L'ultima a morire (2021) e Schegge nella pelle (2023).

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