Recensione: La luna nera. La saga di Poldark, di Winston Graham

Titolo: La luna nera. La saga di Poldark
Autore: 
Winston Graham
Editore: Sonzogno
Pagine: 488
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 18,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Ritorna la serie di romanzi cult di Winston Graham, ambientati nella Cornovaglia illuminista e aventi come protagonisti la famiglia Poldark e Warleggan. In questo nuovo scritto intitolato La luna nera, ci ritroviamo nel 1794, un anno in cui infuria la guerra tra Inghilterra e Francia, portando sciagure, prigionie e malanni. Nonostante le preoccupazioni però, gli affari di Ross Poldark cominciano a decollare, le miniere a produrre profitto, e il suo matrimonio con Demelza a funzionare. La vita seppur fatta di stenti e rinunce, non riesce ad
abbattere lo spirito combattivo e determinato degli abitanti dei villaggi della Cornovaglia che, dal canto loro, sono sempre più uniti per far fronte a qualsiasi ingiuria. 

Inoltre, in questo scenario si affacciano due nuovi protagonisti: Drake, fratello di Demelza, ragazzo affascinante e squattrinato; e Morwenna, cugina timida di Elizabeth e promessa sposa di un ricco quanto lezioso reverendo. Ma questa calma apparente è destinata a durare poco e si consuma velocemente come la fiamma delle candele che illuminano le abitazioni locali. Dwight, medico promettente e amico di Ross, dopo essersi arruolato nell’esercito per combattere la guerra, viene catturato dai francesi, torturato e reso schiavo; Drake, finisce per innamorarsi di Morwenna, intralciando così i piani di George Warleggan che non esita a scatenare le sue ire su Ross; ed infine Elizabeth da alla luce un bambino nato prematuramente in una notte di eclissi lunare, la cui paternità è sospetta. Quest’ultimo evento non fa che alimentare ulteriormente la fiamma della sfiducia e del sospetto che condurranno George a intraprendere una serie di azioni sconsiderate per intralciare i piani della famiglia Poldark; e Demelza ad allontanarsi ulteriormente dal focolare domestico e dal calore matrimoniale che aveva appena ritrovato.

Lo stile è come sempre unico e diretto e il linguaggio semplice e facilmente comprensibile. I personaggi questa volta sono completamente diversi dalle loro versioni precedenti: Ross è un uomo maturo, più accorto e conscio dei suoi errori; Demelza abbandona completamente la sua indole servizievole e comprensiva e abbraccia un’esistenza forte e determinata; George Warleggan si trasforma da ragazzo dispettoso e con qualche complesso di inferiorità a villain per eccellenza; ed infine Elizabeth, da dama accorata ed elegante, dimostra chiare doti di ingegno e finzione. Personalmente, credo che la particolarità di questo nuovo romanzo risieda proprio nella crescita psicologica dei personaggi e nella consapevolezza che gli stessi cominciano ad avere delle proprie capacità, delle posizioni che occupano e dei ruoli esistenziali che svolgono all’interno dell’intera vicenda. In conclusione è un quinto volume ben fatto che consiglio a tutti gli appassionati della saga.

L'AUTORE
Winston Graham (1908-2003), nato a Manchester e trasferitosi a diciassette anni a Perranporth in Cornovaglia, è stato un prolifico romanziere inglese, noto principalmente per la saga di Poldark, la grande opera della sua vita in dodici volumi, e per il thriller Marnie, portato sul grande schermo da Alfred Hitchcock. Warleggan è il quarto episodio della fortunata serie storica ambientata tra il 1783 e il 1820, pubblicata per la prima volta in Inghilterra nel 1945, e di cui Sonzogno ha già tradotto Ross Poldark (2016), Demelza (2017), Jeremy Poldark (2017), Warleggan (2018) e La luna nera (2018).

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