Recensione: Inquisizione Michelangelo, di Matteo Strukul

Titolo: Inquisizione Michelangelo
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Pagine: 383
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 12,00 €


Roma, 1542. All'età di sessantasette anni, dopo aver ultimato il Giudizio Universale nella Cappella Sistina Michelangelo si sente vecchio e stanco, ma deve continuare a lavorare: Guidobaldo II Della Rovere infatti è deciso a non mollare la presa perché vuole vedere ultimata la tomba di Giulio II, nonostante il pontefice sia morto da tempo. Michelangelo inoltre per volere dell'attuale papa Paolo III, è chiamato ad affrescare la Cappella Paolina. L'artista però da tempo va maturando un malessere interiore dovuto allo stato della Chiesa, infima e corrotta. Per questa sua convinzione, Michelangelo stringe amicizia con Vittoria Colonna, la marchesa di Pescara, vicina alla setta
degli Spirituali, capeggiata dal cardinale inglese Reginald Pole, che propugna un ritorno alla purezza evangelica.

Reginald Pole
Proprio per questa sua posizione però, vicina alle tesi di Lutero, il cardinale è inviso a Gian Pietro Carafa, capo del Sant'Uffizio, che dietro la sua intransigenza nasconde l'ambizione di salire al soglio pontificio. Per spiare le mosse del "nemico", Gian Pietro Carafa si affida al Capitano dei birri, l'affascinante Vittorio Corsini, che a sua volta decide di stringere un patto con una potentissima cortigiana di nome Imperia. Quest'ultima, abile e furba, individua nella giovane ladra Malasorte la persona ideale per arrivare al suo scopo: raccogliere le prove per permettere al capo del Sant'Uffizio di incriminare Pole e la sua setta di eretici. Così mentre Malasorte inizia a spiare Michelangelo, quest'ultimo ignaro di tutto si avvicina sempre di più alla marchesa e ai suoi amici...

Daniele Da Volterra, Ritratto di Michelangelo
Dopo la fortunata tetralogia sui Medici, Matteo Strukul torna con un romanzo storico dedicato al genio del Rinascimento: Michelangelo Buonarroti. Scultore, pittore, architetto e persino poeta, Michelangelo visse una vita lunga e travagliata, realizzando alcune delle opere più apprezzate di tutti i tempi: il David, il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina, la Pietà vaticana, solo per citarne alcuni. Considerato dagli storici un tipo burbero e avaro dal carattere scontroso, Strukul offre un ritratto inedito dell'artista inquadrandolo in un momento controverso della sua esistenza; il Michelangelo di Strukul infatti, pur essendo nel pieno della sua fama è un uomo tormentato, sofferente fisicamente ma soprattutto spiritualmente, a causa della piega presa dalla Chiesa cristiana di cui lui era considerato il campione. Ponendosi nel solco di una precisa corrente storiografica che "valorizza l'appartenenza di Michelangelo all'Ecclesia Viterbiensis di Reginald Pole, e suggerisce come l'ultima parte della produzione del maestro vada letta alla luce di questa appartenenza", lo scrittore padovano costruisce un romanzo storico interessante che restituisce al lettore un ritratto diverso dell'uomo e dell'artista.

Tomba di Giulio II
Sin dalle prime pagine, il lettore viene catapultato nella Roma dei papi, una città tanto splendida quanto violenta e corrotta, dove ogni personaggio si muove e agisce in nome del proprio tornaconto. Una città in fermento a causa della diffusione della riforma protestante, che produsse spaccature anche in seno al mondo cattolico con il contrasto tra chi -come il cardinale Pole- puntava a risanare la frattura accogliendo alcune idee luterane e chi, al contrario, spingeva per la rottura definitiva, come l'intransigente e ambizioso prefetto della Congregazione del Sant'Uffizio Gian Pietro Carafa, destinato a diventare il futuro Paolo IV. In questo clima teso, alla vigilia dell'importante Concilio di Trento (1545) - che si concluderà diciotto anni dopo con la Controriforma, si inseriscono le vicende dei protagonisti di Inquisizione Michelangelo.


Papa Paolo IV, al secolo Gian Pietro Carafa
La trama è ben articolata e Strukul mescola sapientemente storia e fiction, personaggi reali e altri frutto della sua fantasia come Malasorte, probabilmente la figura più interessante dell'intero romanzo. La storia ruota intorno a due nuclei tematici: da una parte il conflitto interiore dell'artista, che soffre, si dispera e crea le sue opere riversando in esse tormenti e nuove convinzioni; dall'altra gli intrighi e le macchinazioni ordite dai potenti, che come spesso accaduto nel corso della storia finiranno per produrre solo vittime innocenti. Anche questa volta, Strukul adotta una narrazione per quadri che copre un arco di circa cinque anni. I capitoli sono brevi e si leggono con piacere. 

Pur senza tanta azione e grandi colpi di scena, Inquisizione Michelangelo si rivela un romanzo interessante per conoscere un lato inedito del maestro, e allo stesso tempo approcciarsi ad una pagina buia della Chiesa cattolica. Consigliato.

L'AUTORE
Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. Laureato in Giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo, ha pubblicato diversi romanzi (La giostra dei fiori spezzati, La ballata di Mila, Regina nera, Cucciolo d’uomo, I Cavalieri del Nord, Il sangue dei baroni). Le sue opere sono in corso di pubblicazione in quindici lingue e opzionati per il cinema. Con I Medici. Una dinastia al potere ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica e ha vinto il Premio Bancarella 2017. La saga sui Medici (che prosegue con Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia) è in corso di pubblicazione in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia e Corea del Sud. È stata pubblicata anche nel volume unico I Medici. La saga completa. Matteo Strukul scrive per le pagine culturali del «Venerdì di Repubblica» e vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova, Berlino e la Transilvania. Inquisizione Michelangelo è il suo ultimo libro. Il suo sito internet è matteostrukul.com

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