Recensione: La danza del mulino. La saga di Poldark. Vol. 9, di Winston Graham

Titolo:
La danza del mulino. La saga di Poldark. Vol. 9
Autore: Winston Graham
Editore: Sonzogno
Pagine: 592
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 18,00 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

La casa editrice Sonzogno ci riporta nel mondo ribelle e impetuoso della Cornovaglia di Winston Graham pubblicando il nono volume della saga, intitolato La danza del mulino. Siamo negli anni tra il 1812 e il 1813, e in Europa governa indiscusso Napoleone che si fa sempre più strada con imprese e conquiste, mentre in un angolo della Cornovaglia, precisamente a Nampara, hanno seguito le vicende della famiglia Poldark. Qui Ross, ormai cinquantaduenne continua ad affascinare tutti con il suo carisma e portamento anche se ha smorzato parte del suo impeto e del suo carattere ribelle. Ora, si dedica alle sue due miniere, e a guidare- insieme a Demelza- i tre figli più grandi, ovvero: Jeremy di ventuno anni, Clowance di diciassette e Isabelle Rose di dieci. E proprio i primi due saranno i protagonisti indiscussi di questo nuovo libro, con le loro lotte giovanili, i loro amori, le loro idee, e le danze a cui prenderanno parte. Jeremy dal canto suo dovrà fare i conti con Cuby, una giovane nobile di cui è innamorato, ma che gli darà filo da torcere rivolgendo le sue attenzioni ad un uomo più ricco; mentre Clowance, dopo aver rifiutato la proposta di un gentiluomo, continua a lottare per il suo fidanzamento con Stephen Carrington, lo straniero venuto dal mare che più volte metterà a rischio la sua relazione con la giovane, trascinando nei suoi affari anche Jeremy. Riusciranno Ross e Demelza ad arginare l’irruenza giovanile?

Lo stile dell’autore è sempre elegante anche se caratterizzato da un linguaggio diretto e comprensibile. A mio avviso, la particolarità di questo volume è il passaggio di testimone che avviene gradualmente dalla generazione adulta dei Poldark, a quella giovanile che si ritrova a vivere in un clima politico diverso, ma con lo stesso fervore ad animarli. Invece, per quanto riguarda i personaggi troviamo: Ross, che è diventato un capostipite accorto e pronto a salvare tutta la sua famiglia; Demelza, di dieci anni più giovane, con il solito spirito indomito guida i figli nelle scelte giuste; Jeremy introverso e testardo che si troverà spesso nei guai come suo padre; Clowance, estroversa e passionale come sua madre; ed infine Isabelle Rose, una ragazzina ribelle con capelli corvini e piena di energie. Ad accompagnare le vicende di tutti i personaggi vi sono sempre le impervie scogliere locali, una natura incontrollata e un mare selvaggio, promessa sia di gioie che di sventure. In conclusione, è un nuovo volume pregno di avventure che ci permette di conoscere da vicino una nuova generazione di Poldark.

L'AUTORE
Winston Graham (1908-2003), nato a Manchester e trasferitosi a diciassette anni a Perranporth, in Cornovaglia, è stato un prolifico romanziere inglese, noto principalmente per la saga di Poldark, la grande opera della sua vita in dodici volumi, e per il thriller Marnie, portato sul grande schermo da Alfred Hitchcock. Lo straniero che viene dal mare è l'ottavo episodio della fortunata serie storica ambientata tra il 1783 e il 1820, pubblicata per la prima volta in Inghilterra nel 1945, e di cui Sonzogno ha già tradotto Ross Poldark (2016), Demelza (2017), Jeremy Poldark (2017), Warleggan (2018), La luna nera (2018), I quattro cigni (2019), La furia della marea (2019), Lo straniero venuto dal mare (2020).

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